Weekend sul Lago d'Iseo
Come convincere una ragazza non particolarmente amante delle zone di lago ad amare il lago?
Semplice, portala sul Lago d’Iseo! Abbiamo scelto questa meta per un weekend fuori porta un po’ per caso: ottobre, il meteo non promette bene da nessuna parte nel Nord Italia e stiamo quasi per rinunciare quando vediamo che sul Lago d’Iseo il tempo non è male, solo un lieve pioggerella domenica pomeriggio, così prenotiamo!
Non impazzisco per le zone di lago, per cui sono partita un po’ scettica, ma era tanta la voglia di un weekend fuori porta, solo tra donne (regalo di mia mamma per il compleanno!).
Devo dire che mi sono completamente ricreduta per cui in questo articolo vi darò qualche consiglio su come organizzare al meglio un paio di giorni sulle sponde di questo lago lombardo.

Partiamo dal pernottamento: abbiamo scelto Iseo Lake Bed & Breakfast, una serie di appartamenti con colazione (al momento sospesa causa Covid) che si trovano nel piccolo paese di Castro, affacciato direttamente sul lago. Ho fortemente voluto la vista lago, per poter apprezzare al meglio il luogo: preciso che la vista c’è, ma solo dal balcone comune, comunque carinissimo e molto confortevole. La nostra camera consiste in un bilocale con camera da letto, cabina armadio, un angolo cottura e un salottino con divano letto matrimoniale. Tutto nuovissimo e pulitissimo, quindi super consigliato!
Come inizio, facciamo una passeggiata sul lungo lago: abbiamo anche i nostri due pinscher con noi, che si divertono annusando ogni angolo e scorazzando sul prato. Da Castro c’è una passeggiata che arriva al vicino paese di Lovere, famoso anche per le sue acque termali. Noi ci fermiamo prima perché è ora di pranzo e mangiamo un panino in uno dei bar che si affacciano sul lago. Il tempo per ora ci sta graziando e ci godiamo un bellissimo panorama, con rocce e monti a strapiombo sull’acqua.
Nel pomeriggio, a circa 20 minuti dal nostro alloggio, abbiamo prenotato l’ingresso ad Archeopark, un parco davvero speciale perfetto per famiglie con bambini e dove anche i cani sono accolti senza problemi. Si tratta di una ricostruzione di un villaggio preistorico, dove al centro di tutto si trovano palafitte simili a quelle di 4000 anni fa, sospese sull’acqua e con gli interni incredibilmente fedeli. I bambini qui si divertono un mondo ad esplorare ed entrare nelle case dei nostri antenati! Il villaggio si trova su un laghetto artificiale, dove ci si può cimentare ad andare in canoa, proprio come facevano tanto tempo fa e assicuro che non è per niente facile! Per me è la prima volta ma è troppo divertente!




Per i bambini sono attivi tre laboratori, inclusi nel prezzo di ingresso: quello del pane, con gli strumenti di una volta, l’argilla, e il rame, a cui viene data la forma di scodella e decorato come facevano gli artisti primitivi. Divertente, educativo e stimolante, le mie bambine li hanno adorati!
Proseguendo nel parco, puoi trovare una grotta simile a quelle di 10.000 anni fa, con le sue incisioni rupestri, molto suggestiva. Puoi anche osservare come i nomadi mesolitici. Tra 10.000 e 7.000 anni fa, organizzavano i loro ripari. Visiterai la fattoria neolitica e proverai di tuo pugno gli attrezzi dell’uomo agricoltore, il villaggio degli artigiani con le case di tronchi simili a quelle di 2500 anni fa. C’è un grande labirinto fatto con i sassi, un mini parco giochi, un ponticello e alcuni animali come a ricreare antiche fattorie… tutto contribuisce a creare un atmosfera sospesa, volta a far riscoprire le proprie origini ancestrali. Tutto questo è contornato da uno splendido panorama verdeggiante e rigenerante, che con il sole esplode in tutta la sua bellezza.






Finito il giro, con dispiacere lasciamo questo posto che è tanto piaciuto alle mie bimbe, per un’ultima tappa: la Baia di Bogn. E’ un’ insenatura sulle sponde del lago, che si trova tra il paese di Castro e di Riva di Solto. Parcheggia l’auto lungo la strada (troverai un parcheggio proprio accanto alla passeggiata panoramica), segui il lungo lago e ad un certo punto troverai un cartello che indica la baia, che sta salendo alla ribalta ultimamente grazie ai social. Un posto di mondo quasi sconosciuto fino a poco tempo fa ma che ora è noto anche come le “Filippine italiane”.

Questo perché con le sue rocce a picco sull’acqua ricorda incredibilmente i famosi paesaggi filippini. Passeggiando arriverai ad un tunnel, oltre il quale si spalancano le porte di un altro mondo: immerso nel bosco scoprirai questo panorama davvero unico, i tuoi occhi si riempiranno di meraviglia e nessuna foto riuscirà a cogliere appieno la bellezza. E’ stata meta molto gettonata quest’estate, perché in questo angolo di paradiso si può fare il bagno, ma io ho preferito visitarla così, alle 7 di una sera di ottobre, solo noi, senza nessun altro, con la luce di un tardo pomeriggio a rendere questo luogo ancora più magico.




Torniamo in hotel, lasciamo i cani a riposare (stanchissimi dopo la giornata di oggi!) e andiamo a cena al ristorante sotto il nostro alloggio, ottimo!
Domenica ci svegliamo con la pioggia, ma senza abbatterci, facciamo colazione con calma (sempre nello stesso ristorante) e poi ci dirigiamo verso la nostra penultima tappa: le piramidi di Zone. Sulla sponda orientale del lago, qui siamo in provincia di Bergamo e troviamo queste incredibili formazioni rocciose all’interno di una riserva naturale protetta. Ne avevo sentito parlare parecchie volte e anche se il clima non è esattamente ottimale, decidiamo di visitarle ugualmente, perché la pioggia non è insistente e comincia a dare un po’ di tregua. Impostiamo la destinazione sul navigatore che ci porta facilmente alla nostra meta: c’è un comodo parcheggio, un punto ristoro, da dove parte il percorso e indicazioni semplici e chiare. Anche oggi i cani si divertiranno! Il sentiero è ad anello ma dura circa un’ora e 30 minuti e date le condizioni meteo instabili decidiamo di farlo solo in parte.
Ci inoltriamo quindi nella Riserva, istituita nel 1984, dove formazioni rocciose nate grazie all’azione degli agenti atmosferici arrivano ad altezze di 30 metri. Sono visibili per alcune decine di anni e alcune sono già cadute, per questo vale assolutamente la pena organizzare una gita in mezzo alla natura di questi boschi e osservare questo fenomeno davvero unico. La giornata non è bella ma grazie a questo assistiamo ad uno spettacolo che ci lascia a bocca aperta: arrivate in uno dei punti panoramici, facciamo alcuni scatti e dopo pochi minuti tutto il panorama si copre di una nebbia fitta fitta che sembra quasi far sparire le piramidi, come se non esistessero!
La natura non smette mai di stupire…



Torniamo indietro e ci fermiamo per pranzo nel bar accanto al parcheggio, dog friendly nonostante i nostri cani non siano proprio tranquilli!
Ultimissima tappa prima di rientrare: alla ricerca di una Big Bench. Sul Lago d’Iseo ce ne sono quattro ma scegliamo quella che dalle recensioni on line sembra la più facile da raggiungere. Molte infatti sono in cima a qualche colle, dopo lunghe passeggiate in salita e difficilmente scovabili. Andiamo verso quella di Sale Marasino, sulla sponda sud-orientale del lago, parcheggiamo lungo la strada e troviamo subito l’indicazione che si inoltra nel bosco.

Da qui in dieci minuti di piacevole passeggiata in mezzo alla natura, arriviamo alla meta in men che non si dica e ci godiamo lo splendido panorama che offre su Monte Isola, l’isola pedonale nel bel mezzo del lago. Il cielo è coperto ma non toglie nulla alla bellezza del paesaggio, che spunta come dal nulla tra gli alberi. Il progetto delle Big Bench (panchine giganti) è nato negli ultimi anni per sottolineare l’importanza di fermarsi e ammirare la bellezza della natura. In genere sono posizionate in punti panoramici e quindi piuttosto sopraelevate.
Per questo non sono sempre facili da raggiungere ma la fatica viene immediatamente ripagata da quello che i nostri occhi vedranno. In questo caso ho davanti a me buona parte del lago, in un colpo d’occhio da mozzare il fiato.
Anche qui tanti scatti non rendono giustizia e ci godiamo per un po’ questo angolo di pura bellezza.



Tempo di tornare, rigenerate sicuramente, ma mai stanche di questi piccoli viaggi che ci fanno conoscere le meraviglie che abbiamo non lontano da casa, nella nostra regione nota per i suoi ritmi serrati delle grandi città, ma non per questo priva di splendidi angoli naturali tutti da scoprire.